A tutta pappa! Produrre pappa reale nel Molise che non esiste – Apicoltura d’Italia

di Sandra Capocefalo

Inizio sempre troppo presto a produrre pappa reale. Quando le api iniziano a portare il primo nettare proveniente dagli alberi da frutto e tanto polline mi trasmettono un’euforia che mi risveglia dal letargo invernale e inizio con le rimonte

Dopo aver iniziato troppo presto, inevitabilmente torna il freddo e mi fermo, attendo nuovamente l’arrivo della vera stagione calda, a volte nutro preparando sciroppo con qualche secchio di miele invenduto e riparto.

Da qualche anno inizio con le rimonte orizzontali, cioè nelle famiglie pronte (con 4 favi di covata e 1 favo di polline, coperti di api) divido a metà il nido con un escludi regina verticale.

Poi inserisco nella porzione orfana il portastecche e stendo un telo di juta sotto il coprifavo, metto un favo costruito vuoto accanto alla regina e parto con gli innesti.

Innesto il lunedì, il mercoledì e il venerdì, solo stecche doppie e dopo la prima settimana inizio a capire quale famiglia lavora al meglio e quale non è ancora pronta.

Da lì in avanti scelgo se aumentare le stecche o ridurle in base al numero di cupolini accettati e a quanta pappa vedo al momento del ritiro.

Il prelievo delle stecche avviene dopo 72 ore il giovedì, il sabato ed il lunedì. Faccio pappa di pomeriggio quindi spappo di sera. Quando va bene inizio a metà
aprile e vado avanti fino alla prima settimana di luglio.

Questo è il riassunto che descrive il mio lavoro da produttrice di pappa reale ma per arrivare a questi automatismi ci sono voluti 10 anni di prove, formazione, confronti e modifiche.

In questi 10 anni io e Dario, mio compagno di vita e di lavoro, siamo diventati apicoltori consapevoli delle nostre capacità lavorative.

Inoltre abbiamo testato le potenzialità del territorio molisano in cui ci siamo trasferiti. Prima dell’apicoltura lavoravamo a Genova in altri campi, poi siamo rimasti senza lavoro e una vacanza in Molise ci ha fatto scoprire la forte tradizione apistica di Petrella Tifernina (CB), così abbiamo intrapreso questo lavoro qui.

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