L’interesse dei consumatori verso un prodotto alimentare, oltre alle sue proprietà qualitative intrinseche, è sempre più spesso legato alla conoscenza delle modalità produttive e dell’impatto ambientale. In questo contesto il miele, oltre alle sue riconosciute proprietà organolettiche e nutritive, possiede un’ulteriore importante caratteristica: è un alimento il cui processo produttivo, così strettamente legato al territorio, attraversa tutto quanto è generalmente definito come “ambiente”.
In un momento storico come questo, nel quale l’attenzione alla sostenibilità ambientale dovrebbe essere parte fondamentale di un percorso educativo-scolastico, il miele rappresenta un candidato ideale per approcciare in maniera trasversale le produzioni agroalimentari, percorrendo la filiera in maniera critica, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni verso produzioni sostenibili. Partendo da questi concetti, nell’ambito dell’ “Alternanza scuola-lavoro”, esperienza promossa dal Ministero dell’Istruzione, è stato realizzato un percorso didattico avente come protagonista il miele, che ha visto coinvolti gli alunni di un ampio spettro di età dell’Istituto “Sant’Alberto Magno” di Bologna e ricercatori della sede di Bologna dell’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBE).
Il percorso didattico ha visto il coinvolgimento dei ragazzi in attività teorico-pratiche, partendo dal concetto che le nostre scelte alimentari hanno inevitabilmente delle ricadute non solamente dal punto di vista salutistico-nutrizionale, ma anche dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.
Questi aspetti hanno fornito lo spunto per un approfondimento sulle nostre preferenze alimentari, su come ci approcciamo al cibo e su come siamo in grado di interpretare gli stimoli sensoriali che ne permettono il suo gradimento.
Il miele non solo permette di affrontare tematiche così trasversali, ma offre
anche una vastissima gamma di stimoli sensoriali che permettono un’interessantissima interazione con gli studenti coinvolti. Sfruttando l’ampia variabilità di profumi, sapori, colori e sensazioni tattili dei mieli uniflorali, è stato possibile approcciare il prodotto da diversi punti di vista, compreso quello delle sue caratteristiche organolettiche.
Se ti è piaciuta la lettura di questa anteprima, abbonati per ricevere l’apis a casa!