Il nuovo Regolamento europeo sulle produzioni in regime biologico: cosa cambia in apicoltura – Normativa

di Pier Paolo Danieli, Paolo Scarpino, Simone Bergonzoli

Nella prima parte, pubblicata nel numero scorso di l’apis, abbiamo esaminato e analizzato i termini generali del nuovo regolamento europeo sull’agricoltura biologica e i temi più specifici della conversione al metodo biologico in apicoltura, della cera e delle api regine. In questa seconda parte saranno trattati altri temi fondamentali per l’apicoltura biologica: la nutrizione delle api, la gestione sanitaria delle colonie, le strategie per la protezione dei prodotti apistici e delle api dalle contaminazioni. Infine, si farà una disamina comparativa tra la nuova e la vecchia regolamentazione europea dell’apicoltura biologica

La nutrizione delle colonie di api è una pratica di gestione apistica oggi sempre più indispensabile anche in considerazione delle diverse avversità climatiche ricorrenti.

Considerando ad esempio che i fabbisogni di alimenti annuali per una colonia di 50.000 api sono stimati attorno a 120 kg di nettare e 15-30 kg di polline fresco (Seeley, 1985), è evidente come, soprattutto in biologico, mantenere un equilibrio tra disponibilità di risorse ambientali (flora nettarifera, pollinifera, fonti di melata ecc.) e integrazioni è una strategia basilare per l’applicazione di modelli efficienti di gestione apistica.

Garantire il corretto stato nutrizionale delle api è di estrema importanza per garantirne la salute, sia a livello individuale che di colonia, e quindi la produttività. In questo senso, il punto 1.6.9.5 dell’allegato II al Reg. (UE) 2018/848 prevede che l’ubicazione degli apiari tenga conto della disponibilità, nel periodo delle fioriture/attività delle api, e nel raggio di 3 km dall’apiario stesso, di fonti nettarifere
e pollinifere costituite essenzialmente da coltivazioni biologiche, da flora spontanea, da foreste gestite in modo non biologico o da colture trattate solo con metodi a basso impatto ambientale. L’integrazione zuccherina è tuttavia
ammissibile.

Questi due articoli (la prima parte è stata pubblicata sul numero scorso di l’apis) sono una sintetica descrizione dell’articolato relativo alla produzione apistica in
biologico secondo il nuovo regolamento europeo.

Per ulteriori approfondimenti l’intero dossier “Il nuovo regolamento europeo sul biologico e l’apicoltura come attività zootecnica in un contesto socio-economico in
continua evoluzione”, è consultabile su a questo link: https://www.lapisonline.it/dossier-nuovo-regolamento-europeo-sul-biologico-e-lapicoltura/

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