Lindauer fu uno dei più brillanti studenti e, successivamente, colleghi di von Frisch con cui collaborò per anni. Due vite molto diverse che il destino ha fatto fortunatamente incrociare
La sua storia, almeno in principio, sembra essere uscita dalle pagine de I Miserabili di Victor Hugo: apparteneva ad una nidiata di 15 figli e i genitori erano poveri contadini tedeschi. La dura vita a Bad Kohlgrub, il piccolo villaggio natio alle pendici delle alpi bavaresi, lo aveva forgiato e reso resiliente alle difficoltà.
Si rivelò da subito un talentuoso studente e questo gli diede l’opportunità di frequentare la scuola cattolica del monastero francescano di Landshut. In questo modo si apriva anche l’opportunità di sfuggire alla miseria indossando l’abito talare: una soluzione parecchio in voga tra le persone nelle stesse sue condizioni.
E in fin dei conti parecchi preti (Lorenzo Langstroth, padre Adams, ecc.) hanno fatto la storia dell’apicoltura: sembrerebbe un destino già scritto e invece… Nel 1939 Lindauer concluse i suoi studi.
Nel frattempo il partito nazista in Germania aveva preso il potere e la seconda guerra mondiale era alle porte: per questo nell’agosto di quell’anno entrò nell’esercito tedesco. L’esperienza bellica di Lindauer si concluse (provvidenzialmente?) l’11 luglio del ’42, quando fu ferito in un attacco russo in una città della Polonia.
Riportò gravi lesioni al braccio sinistro, che restò per sempre parzialmente paralizzato.
A seguito di questo incidente fu trasferito a Monaco di Baviera e qui prese forma il suo fortunato destino. Lì il suo medico gli consigliò di andare ad ascoltare le lezioni di un tale von Frisch, il quale ben presto si accorse del potenziale di quel malconcio reduce di guerra. Così Lindauer intraprese, per la gioia di tutti noi, gli studi di biologia che completò nel 1947.
Successivamente raggiunse, non senza difficoltà logistiche e burocratiche, von Frisch a Graz (Austria), che si era trasferito lì a seguito del bombardamento dell’istituto
di zoologia e della sua abitazione a Monaco di Baviera (Germania).
Nel 1950 sia von Frisch che Lindauer tornarono a Monaco: il primo per riprendere la cattedra che aveva lasciato quattro anni prima, l’altro per quello che tecnicamente si
può definire incarico di galoppino. Il lavoro di Lindauer prevedeva: assistere e/o sostituire von Frisch nelle sue lezioni, gestire il laboratorio di zoologia, preparare gli
esercizi per il laboratorio di tassonomia e proseguire le proprie ricerche (persino in Brasile!).
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