Mathilde Hertz, chi sarà mai?
Un destino infausto e, probabilmente, il posto nell’ombra, che troppo spesso spetta alle donne in ambito scientifico, non hanno favorito la sua notorietà. Così ai più risulterà essere una sconosciuta.
Una fama ben più ampia spetta, però, a suo padre Heinrich a cui è dedicata addirittura una unità di misura del Sistema Internazionale, quella della frequenza: è il famoso fisico che si è occupato di elettromagnetismo.
Nel 1894, a poco meno di 3 anni, Mathilde perde suo padre, allora trentaseienne, a causa di una grave malattia.
L’ingresso della giovane donna nel mondo scientifico è tutt’altro che immediato: inizialmente intraprende gli studi artistici e quindi comincia a lavorare come scultrice. Ma, purtroppo o per fortuna (?), i guadagni non sono sufficienti per mantenersi per cui, nell’autunno del 1918, accetta di lavorare nella biblioteca del Deutsches Museum di Monaco.
Se ti è piaciuta l’anteprima dell’articolo, abbonati per ricevere l’apis a casa!