Propoli: efficace disinfettante ma anche ottimo protettore del legno – I prodotti delle api

di Aristide Colonna e Beti Piotto (Associazione Italiana Apiterapia)

Molto si è favoleggiato sui prodotti che impiegava Stradivari per costruire i suoi famosi violini. Si è parlato abbondantemente della propoli come componente delle vernici protettive che preparava il maestro e del contributo di questo prodotto dell’alveare alle eccezionali tonalità degli strumenti che uscivano dalle sue mani.
Se è vero che la propoli era in uso tra i liutai dell’epoca non vi è, al momento, una dimostrazione certa di tale impiego da parte del grande Stradivari

Definiamo la propoli
Propoli è un nome generico che identifica una sostanza naturale, resinosa, raccolta dalle api da essudati di gemme e foglie di piante di diverse specie, successivamente lavorate con saliva e cera e finalmente impiegata nell’alveare.

Per le api la propoli è materiale da costruzione ma, soprattutto, antisettico; viene infatti applicata per sterilizzare le pareti interne delle arnie e le cellette destinate ad accogliere le uova.

È utilizzata dall’uomo come prodotto di grande valore per cure complementari in quanto si comporta come un antibiotico naturale che non crea resistenza nei patogeni. Per le sue proprietà disinfettanti, antinfiammatorie e cicatrizzanti è adoperata per migliorare la salute o coadiuvare il trattamento di un largo numero di disturbi.

Entra nella composizione di alcuni prodotti farmaceutici ed è talvolta usata come additivo alimentare. Considerati i numerosi fattori che incidono nella sua formazione, la propoli mostra una marcata variabilità nel suo aspetto, nel suo colore e nella sua composizione chimica in relazione alla fonte botanica e alla zona geografica di provenienza.

Il degrado del legno
Il legno è un materiale altamente versatile usato dall’uomo fin dagli albori della storia. È anche il grande serbatoio di carbonio degli ambienti terrestri. Tuttavia, la sua composizione chimica e la sua struttura lo rendono incline
al deterioramento.

I funghi sono tra i suoi principali demolitori, questi organismi degradano i polimeri strutturali della parete cellulare con conseguente perdita di resistenza.

La suscettibilità all’infestazione fungina aumenta in condizioni ambientali caratterizzate da umidità superiore al 20%, presenza di ossigeno e una temperatura compresa tra 15 e 45 °C.

Una vasta gamma di prodotti sintetici sono nati per prevenire il degrado del legno impiegato come materiale da costruzione ma, a causa di problemi di tossicità, molti di loro sono stati banditi dall’uso e ciò ha creato la necessità di sviluppare agenti di protezione alternativi basati su prodotti naturali non tossici.

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