Metodo e regole di igiene nell’inseminazione strumentale dell’ape regina – Selezione e riproduzione

di Bernard Sauvager e Laurent Gauthier – Traduzione di Chiara Concari

Avete iniziato a praticare l’inseminazione strumentale ma la mortalità delle regine è alta? Potrebbe essere un problema di metodo oppure di igiene. In questo articolo, 100% pratico, gli autori ci illustrano il procedimento, ma soprattutto ci guidano passo-passo nella preparazione del piano di lavoro fino alla pulizia finale dell’attrezzatura, rimarcando l’importanza dell’igiene durante tutto il processo

Inizieremo questo articolo riprendendo alcune nozioni di igiene. Consigliamo di lavorare in un ambiente il più pulito possibile. Ciò riguarda l’operatore, il suo ambiente, nonché le attrezzature e i materiali utilizzati.

Un metro cubo d’aria contiene circa un milione di particelle diverse (aerosol = polveri fini in sospensione, su cui possono trovarsi fissati dei batteri, dei lieviti o delle spore di funghi).

Allo stesso modo, le dita (anche con i guanti), una volta che sono venute a contatto con un supporto, si contaminano. Allo stesso modo, la cuticola delle api è suscettibile nel fissare particelle diverse per effetto elettrostatico.

Per quanto riguarda il locale di inseminazione, è necessario evitare le correnti d’aria e pulire accuratamente le superfici di lavoro con alcol a 70° o un altro disinfettante.

L’estremità del capillare non deve mai toccare una superficie.

Pulirne regolarmente la punta con una soluzione fisiologica utilizzando ad esempio un cotton fioc sterile.

Pulizia: si possono distinguere tre livelli:

  • Livello 1: il contatto con il o gli operatori
    Utilizzare della candeggina (diluita!) o un
    detergente per la casa.

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