Vespa orientalis in Sicilia – Nemici delle api

di Fortunato Battaglia

In vari casi l’insediamento di Vespa velutina ha avuto anche un certo risalto mediatico, e sono stati citati gli apicoltori quali parte in causa, attiva nel contrasto. Ma non è l’unico predatore di recente insediamento che in Italia pone nuove e gravi problematiche per api e cittadinanza

Gli inizi
Era l’estate dell’anno 2008 quando un pugno di apicoltori siciliani (tra cui il sottoscritto) operanti in un’area ristretta della periferia di Palermo prese coscienza di avere un problema… un problema serio.

Quell’estate infatti, per la prima volta, la Vespa orientalis si presentò davanti agli alveari e sin dall’inizio fu chiaro che la sua altissima pressione predatoria sulle api avrebbe provocato gravi conseguenze. In poche settimane in effetti fece strage di
centinaia di alveari.

Fu l’inizio di un profondo cambiamento delle routine dell’allevamento apistico, se non altro per quanto concerne la difesa dai predatori degli alveari. Un flagello che
affligge il comparto apistico locale da allora, e per il quale ad oggi non si è trovata nessuna valida soluzione. Anzi, per dirla tutta, la situazione è peggiorata nel tempo.

Le vespe sono aumentate numericamente e si sono diffuse nel territorio, destando non solo la preoccupazione degli apicoltori ma anche l’allarme di normali cittadini, che sempre più di frequente rilevano la presenza e le attività di singoli esemplari o di intere colonie di Vespa orientalis in prossimità o all’interno delle aree urbane e delle abitazioni.

Cosa ha causato l’improvviso aumento delle Vespe orientalis in Sicilia?

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