Distributori di miele: se non ci sono prendi pure il tuo vasetto – Apicoltura d’Italia

di Livio Colombari e Stefania Maucieri

… e prendi l’occorrente lasciando l’equivalente, se vuoi lascia anche un ordine che poi ti chiamiamo…

Tra quelli che conosciamo, il primo a provarci fu Matteo Serenthà dell’azienda “Ci vuole un fiore” di Rezzago (CO): nel 2014 decise di commercializzare il suo primissimo miele tramite un piccolo distributore self-service posto fuori casa.

Attenzione non il classico distributore “blindato” in cui bisogna infilare il denaro per avere in cambio il prodotto, ma una semplice cassetta in legno contenente qualche vasetto da mezzo chilo e un angolo in cui mettere il denaro.

La cosa funzionò e nel settembre del 2017 raccontò con queste parole la sua esperienza alla festa delle api di Erba: “L’idea ci è venuta quando abbiamo preparato i primi vasetti del nostro miele. Il percorso che ci ha portati a questa idea però penso cominci un po’ più in là nel tempo. La bomboniera del nostro matrimonio era un portachiavi con appesa una copia della chiave del nostro cancello, non un facsimile,
proprio una copia funzionante dell’originale.

Ci tenevamo a far sapere ai nostri amici che la nostra casa sarebbe stata sempre pronta ad accoglierli e soprattutto che ci fidiamo di loro! Partendo da quel gesto abbiamo cercato di costruire una famiglia aperta al dialogo e all’incontro, all’insegna della fiducia. Il distributore di miele è un po’ il proseguimento naturale di quell’idea.
Il miele è lì a disposizione di tutti.

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