Dopo aver ascoltato la presentazione che il professor Nepi ha tenuto al Convegno annuale di Aspromiele, ho deciso di intervistarlo per riportare i punti salienti del suo intervento
Buongiorno professor Nepi… Le va di presentarsi ai nostri lettori?
Certo Sara. Sono il professor Massimo Nepi. Lavoro all’Università di Siena, al Dipartimento di Scienze della vita e sono un biologo vegetale, quindi studio il mondo
dalla parte delle piante. In particolare mi sono occupato negli ultimi 25 anni, e me ne occupo tutt’ora, delle relazioni tra piante e animali, soprattutto tra piante e insetti
impollinatori.
Ho dunque a che fare con il mondo delle api e degli impollinatori in generale, mondo complesso e con tante problematiche. Una di queste problematiche è sicuramente legata al cambiamento climatico che stiamo sperimentando
in modo sensibile nei nostri giorni.
Come sta cambiando il clima del nostro pianeta?
Quello che oramai sappiamo è che c’è un aumento sensibile della temperatura media. Questo aumento è più marcato in alcune aree come quella mediterranea dove si trova l’Italia. Inoltre abbiamo anche un aumento dei periodi di siccità e anche questa caratteristica è più spiccata nell’area mediterranea.
Lʼaumento globale della temperatura media è stimato a circa 1 °C rispetto allʼera preindustriale, mentre nell’area mediterranea siamo già a più 1,4 gradi centigradi. Per quanto riguarda l’aumento dei periodi di siccità le stime prevedono una riduzione del 10-30% delle precipitazioni soprattutto durante il periodo estivo.
Questi sono i due principali cambiamenti climatici che si stanno attuando
nell’area mediterranea.
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