Cambio climatico: mi arrangio, mi adatto, ma lo combatto – Di mese in mese

a cura di Andrea Raffinetti

Da ragazzo volevo chiamarmi “El Guerrillero”, i miei amici mi chiamano “Non C’è Tempo”, gli irrispettosi colleghi sgomitanti mi chiamano “Il Muto”, perché con loro di api non parlo.

Quando Andrea Raffinetti mi ha chiesto di raccontare la mia apicoltura gli ho risposto di no. Quando mi ha offerto dei soldi gli ho risposto di sì. I soldi questa volta
non li ho donati ma li ho tenuti per me perché ho bisogno di soldi

Per far funzionare l’azienda mi sono sempre dovuto arrangiare.

Mi sono sempre dovuto arrangiare per mancanza di soldi.
E anche perché è così il mio carattere.
Per far funzionare l’azienda devo risolvere velocemente i problemi.
A volte divento un elettricista a volte un muratore, a volte un idraulico
a volte un saldatore, a volte un falegname o un fabbro.
A volte assemblo macchinari che vengono brutti, poco duraturi e poco
sicuri, ma che sono in quel momento molto utili. Questo mi ha fatto risparmiare molti soldi.
A volte i problemi li ho peggiorati a volte li ho risolti.

Mia moglie dice che gli apicoltori nel risolvere i problemi sono dei geni.
La Francese Mai D’accordo dice che gli apicoltori sono destinati a estinguersi. Secondo lei siamo una categoria che non evolverà mai nel vero professionismo, perché non abbiamo la mentalità vincente che hanno i veri imprenditori, perché noi siamo troppo propensi al Fai-da-te.

Dice che se c’è un problema al furgone va chiamato il meccanico.
Che se c’è un problema al generatore
va chiamato l’elettricista.

Se si blocca una pompa va chiamato l’idraulico.
A volte mi chiedo se è normale il cervello della francese…
Con i miei ritmi di lavoro “Non C’è Tempo” di chiamare qualcuno
per riparare qualcosa. Io prendo gli attrezzi e smonto tutto per capire
qual’è il problema. Porto sempre con me la cassetta degli attrezzi. Ho
sempre con me il nastro americano.

Se ti è piaciuta l’anteprima dell’articolo, abbonati per ricevere l’apis a casa!