
Le cose d’ogni giorno
Raccontano segreti
A chi le sa guardare
Ed ascoltare
Per fare un tavolo ci vuole il legno
Per fare il legno ci vuole l’albero
Per fare l’albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Sergio Endrigo
La poetica filastrocca di Gianni Rodari, messa in musica negli anni settanta da Sergio Endrigo, ha proposto oramai a varie generazioni – con disarmante semplicità la complessità e interconnessione dell’insieme dei cicli vitali. In questo viaggio di approfondimento e conoscenza sui fenomeni che regolano e che concorrono alla fecondità dell’alveare, siamo incappati in molteplici e inattesi aspetti fra loro concatenati e sinergici. Ho riportato le nuove conoscenze sul ciclo vitale del nostro “spermatozoo con le ali”, sui vari aspetti che influiscono sulla sua vitalità, salute, qualità riproduttiva…, poi mi sono soffermato sulle sue capacità di volo, orientamento, collaborazione, competizione, accoppiamento… È emersa una visione del fuco completamente ribaltata: da mero organismo funzionale unicamente
alla riproduzione, ad anello fondamentale della biologia dell’alveare.
Mentre l’irreversibile estromissione dell’endofallo post accoppiamento
fa cadere morente al suolo il fuco, una sua porzione vivente continua a giocare la sua parte e a influenzare le sorti del superorganismo alveare.
Ma questa, inconsueta per noi umani, influenza post mortem ha tante implicazioni e non poche possibili ricadute, su aspetti fino a poco tempo
fa contrassegnati da completa ignoranza. Fino a poco tempo or sono quesiti basilari rimanevano irrisolti, come ad esempio: chi prevale nella capacità riproduttiva? Il fuco che ha “donato” più sperma? Come si dispone lo sperma nella spermateca, stratificato? Quindi vi sono successioni di fecondazioni patrilinee?
Il nostro viaggio prosegue dunque nelle recenti e affascinanti acquisizioni e ipotesi scientifiche: come e quali spermatozoi vivono oltre la morte del fuco; quali funzioni correlate alla massimizzazione della poliandria si attivano nell’ape regina fecondata; cosa consente la conservazione dello sperma nella spermateca; le possibili potestà decisionali dell’ape regina per fertilizzare le proprie uova.
Ricordate? Nella fecondazione dai 6 ai 12 milioni di spermatozoi sono trasferiti dalle vescicole seminali dei fuchi nell’orifizio genitale della regina (Rhodes, 2011).
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