real time

Ciao Andrea

Tanti ti conoscevano. 

Tanto, tantissimo tu conoscevi e tu comunicavi. 

Eri unico nel cogliere, esprimere, narrare. 

Sapevi tradurre informazione in cultura, conoscenza in stimolo, curiosità in emozione. 

Eravamo molto diversi eppure abbiamo percorso tanti pezzi di strada insieme. Grazie anche alla tua capacità empatica nel saper trovare e nel saper costruire con il dissimile, altro da te.

Ho impresso in cuore e mente il tuo ricco e bellissimo ultimo contributo del fare insieme associato, alla Professionisti di Grosseto, poco più di un anno fa. 

Ho letto molto di ciò che è stato scritto su di te in questi giorni di lutto dell’apicoltura italiana.

Un aspetto importante non è stato sufficientemente evidenziato: pur gestendo un’azienda via via più complessa, hai sempre continuato a coltivare ed esercitare in prima persona l’”arte” apistica in campo. In varie parti dello stivale, con apiari alla ricerca di essenze e aromi della tavolozza mutevole e variegata che solo tu sapevi così bene interpretare e far intendere. 

Sei morto in campo, su strada, in giorni di ansia ed eterno ritardo, nell’ennesima primavera afflitta e ansiogena, nella sempre più ardua sfida di sopravvivenza di un comparto stritolato da divenire climatico e strage di biodiversità vegetale e ambientale.

Proteso, come siamo, al futuro.

Stavi forse, come ci capita nel nostro peregrinare, preordinando e riorganizzando gli impegni e i lavori per il domani?

L’immagine del tuo camioncino sfracellato mi ha colpito, ci ha affranto e prostrato, un terribile pugno allo stomaco.

Una volta di più: uno di noi, una volta di più occasione di immedesimazione, di stimolo, di riflessione.

Grazie per quanto sei riuscito a fare, a costruire, a condividere.

Ci mancherai, tanto.

Francesco