Come da tradizione associativa di Apilombardia, quando sul mercato si affaccia un nuovo prodotto utilizziamo uno dei nostri apiari per provarlo.
Avevamo deciso di provare il Formicpro® durante la scorsa stagione ma abbiamo aspettato perché anche l’azienda italiana distributrice del prodotto, la Chemicals-laif, era interessata a una prova di campo. Abbiamo scritto un protocollo condiviso e provato il prodotto su due apiari in condizioni ambientali differenti
OBIETTIVI
Gli obiettivi sono stati quelli di verificare e confrontare l’efficacia e la fattibilità di un trattamento a base di acido formico somministrato con due prodotti diversi della
stessa azienda (vedi box di approfondimento a cura dott. Mattia Schiavo sui due farmaci utilizzati), come tampone estivo per il controllo della varroa, nonché valutarne e confrontarne la tollerabilità sulle colonie e gli effetti collaterali sul successivo invernamento.
MATERIALI E METODI
La prova si è svolta nei due apiari associativi di Curno (BG) e di Mantova, entrambi costituiti da trenta alveari ciascuno, nei mesi di luglio e agosto 2022.
La prima operazione effettuata è stata la lettura della forza delle famiglie e della quantità di scorte con il sistema ColEval (vedi l’apis n. 1/2019) e del livello d’infestazione registrato su 300 api adulte con il VEC (varroa easy check, vedi l’apis n. 6/2019). Su tali dati abbiamo diviso su base statistica gli alveari in due gruppi omogenei per ogni apiario.
Il giorno zero abbiamo eseguito i trattamenti posizionando due strisce sfalsate sui telai del nido e un melario vuoto a formare una camera di espansione. Contestualmente abbiamo posto anteriormente gli alveari le trappole underbasket per la verifica della mortalità acuta delle api adulte, e nel solo apiario di Mantova i fogli adesivi nei fondi delle arnie per la conta delle varroe abbattute dal
trattamento.
Se ti è piaciuta l’anteprima dell’articolo, abbonati per ricevere l’apis a casa!