Formico flash post-acacia, efficacia e produzione – Sanità apistica

di Mattia Blonda e Livio Colombari

Nella normale prassi, il trattamento tampone veniva effettuato solitamente nel mese di luglio. Con l’introduzione del monitoraggio della varroa, la regola del trattamento a calendario o del “si è sempre fatto così” ha perso senso. Questa prova di campo di Apilombardia ci dà risposte importanti.

Il periodo di rilevazione del grado di infestazione proposto dal Crt Unaapi corrisponde quale prima finestra a giugno: ma in caso d’infestazione sopra soglia,
che strategia di contenimento usare prima della produzione dei successivi raccolti?

La prova ha previsto un trattamento con acido formico di breve durata, effettuato alla posa dei melari per il raccolto successivo all’acacia. L’obiettivo di questo lavoro è stato verificare l’efficacia e la fattibilità di tale trattamento, nonché valutarne la tollerabilità e gli effetti collaterali sul successivo raccolto (eventuale orfanità e diminuzione di produzione).

Luoghi ed epoche della prove

La prova è stata ripetuta per due anni consecutivi, nel 2020 e nel 2021, in due diversi apiari situati nella provincia di Bergamo a conduzione stanziale.

Il primo apiario, dove si è svolta la prova 2020, è l’apiario associativo di Levate (foto 1), dove dopo il raccolto di acacia solitamente si produce del millefiori; nella zona sono presenti viali di tiglio, prati ed incolti con rovi.

Mentre il secondo apiario, dove si è svolta la prova 2021 è posizionato nel parco dei colli della città di Bergamo, dove dopo il raccolto di acacia si produce del millefiori
caratterizzato dalla prevalenza di castagno. Nel 2020 la prova è cominciata il 27 maggio, nel 2021 il 15 giugno. Le date di svolgimento della prova non si sovrappongono a causa del ritardo delle fioriture del 2021.

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