“Nel film gli omicidi sono sempre molto puliti. Io mostro come sia difficile e
che pasticcio enorme sia uccidere un uomo.” Alfred Hitchcock
Verità o fake news? Nell’era dell’informazione ultraveloce e democratica una delle sfide più ostiche per chi cerca, trova o riceve un’informazione è quella di saper giudicare l’informazione stessa: vera o falsa? In realtà, se
si esclude la costruzione dolosa, a tavolino, di una falsa notizia, l’informazione è di per sé sempre vera e falsa allo stesso tempo in quanto, inevitabilmente, riflette il punto di vista dello scrivente che è sempre parziale e dunque contestabile da chi non la vede come lui. La parola stessa di per sé è sempre un’opinione, vera per chi scrive e falsa, magari, per chi legge. La semiologia moderna e la teologia dei Padri della Chiesa, per esempio, sono concordi nel dire che l’unica verità è muta: per i semiologi chi attinge alla parola altera sempre la realtà dei fatti e per i teologi del ‘500
Dio, l’unica Verità, è un tipo decisamente poco loquace e di riflesso la verità non può che abitare il silenzio. Lasciando da parte il silenzio ma seguendo il ragionamento, mi domando se sia una informazione vera o falsa che: “l’agrochimica è un problema per l’ambiente”. Porre questa domanda ai lettori di una rivista di apicoltura parrebbe un esercizio di pura retorica ma per qualche minuto proviamo a dimenticarci di essere degli apicoltori e proviamo a leggere le informazioni a disposizione, tenendo presente che
l’informazione è sempre il punto di vista dello scrivente e che il silenzio, nel 2020, non è affatto di moda. Porterò ad esempio tre documenti che forniscono informazioni sul tema, che chiamerò A, B e C, fornendo solo i link presso cui i lettori potranno leggere la versione integrale.
Se ti è piaciuta la lettura di questa anteprima, abbonati per ricevere l’apis a casa!