Selezione VSH: a che punto siamo – Selezione

da “Aissa News”

Articolo tratto da “Aissa News”, la newsletter di Aissa, Associazione Italiana per la Selezione e la Salvaguardia di Apis mellifera a cura di Cristiano Arienti, Chiara Concari e Umberto Vesco

Report dalla giornata di Namur

La giornata di Namur (Belgio) che si è tenuta domenica 2 febbraio 2020 è tradizionalmente una giornata di informazione aperta a tutti che permette di fare il punto sui lavori realizzati nell’ambito del “Programme Miel”.
Quest’anno il programma della giornata è stato dedicato all’associazione Arista Bee Research Belgium, per divulgare le informazioni relative al progetto di cui si occupa, ovvero dell’organizzazione di attività coordinate per la selezione di api resistenti a varroa, che ha beneficiato dei fondi del “Programme Miel” nell̓ultima annualità. La giornata è stata aperta da Etienne Bruneau, che ha brevemente presentato i risultati dei progetti in carico al CARI nell’ambito del Programme Miel: iniziative per la difesa e
la valorizzazione della qualità del miele belga, della qualità della cera utilizzata dagli apicoltori, stazioni di monitoraggio dei flussi nettariferi con bilance elettroniche, organizzazione di corsi, concorsi ed eventi, miglioramento delle tecniche analitiche sui prodotti apistici e osservazione
dell’andamento del mercato del miele.

Paul Jungels – La resistenza a varroa nell’allevamento, Arista Bee Luxembourg

Il resto della mattinata è stato interamente dedicato ad un intervento di Paul Jungels, noto selezionatore lussemburghese che ha aperto la propria presentazione chiarendo in maniera netta la sua visione dell’apicoltura nel complesso scenario odierno: per lui «faire du miel n’est pas répréhensible
(Fare miele non è riprovevole)», in riferimento ad una sovraesposizione mediatica della cosiddetta “apicoltura naturale” che, in opposizione all’apicoltura produttiva, vorrebbe salvare api e ambiente con un approccio all’alveare meramente contemplativo, che spesso si traduce solo in trascuratezza e incomprensione dei bisogni reali delle api. Jungels crede al contrario che l’apicoltore abbia il dovere di occuparsi dei propri alveari ed acquisire le competenze necessarie perché questi siano più vitali e più produttivi.

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