
Da ragazzo volevo chiamarmi “El Guerrillero”, i miei amici mi chiamano “Non C’è Tempo”, gli irrispettosi colleghi sgomitanti mi chiamano “Il Muto”, perché con loro di api non parlo.
Domenica scorsa sono andato alla riunione della mia associazione. Avevo bisogno di distrarmi.
C’era poca gente, molti colleghi non sono venuti per paura del contagio, anch’io ho paura ma è più forte la voglia di vedere altre facce allucinate, facce allucinate come la mia, che nel panico si chiedono se riusciranno nei prossimi mesi a muoversi liberamente, si chiedono se le piante daranno nettare, e se ci saranno altre calamità, e se riusciranno e a tenere in piedi l’azienda.
La riunione è stata interessante, c’è sempre qualche novità, purtroppo ci sono sempre anche i soliti Palloni gonfiati. I Palloni gonfiati della mia associazione sanno sempre tutto loro. Qualsiasi novità loro la sanno già, qualsiasi invenzione loro l’hanno già inventata, loro spuntano prezzi migliori per ogni materiale da comprare, vendono il miele al miglior prezzo.
Le loro api sono così docili che potrebbero lavorare nudi cosparsi di sciroppo. Ovviamente loro producono più miele di tutti gli altri. I Palloni gonfiati io li detesto, quindi sto sempre in disparte, per questo le sedie vicino a me sono quasi sempre vuote. Ogni tanto si siede vicino a me il Nottambulo. Il Nottambulo è un collega che di notte dorme poco e gira tra i locali con gli amici.
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