Piccole porzioni di cielo… le Drone congregation area – Dca – Selezione e riproduzione

di Giacomo Acerbi

Vicino Vicino – Quando sarò – Vicino vicino – Ed entrerò –
Nei tuoi confini – Quando sarò – Vicino vicino

Amedeo Minghi

Prosegue il “viaggio ronzante” nell’evoluzione delle conoscenze su alcune importanti caratteristiche comportamentali del fuco, sulle sue attività preparatorie e propedeutiche all’accoppiamento, su come e in che modo le zone di assembramento si manifestano e infine sul loro ruolo per la diffusione e specializzazione delle api e di altri imenotteri sulla terra.

È un’ammucchiata? No!
La drone congregation area (Dca) è tutt’altro che un banale “assembramento di maschi” è, infatti, la specifica modalità con cui migliaia di fuchi e regine vergini si incontrano e dove avviene la fecondazione. È quindi e principalmente un comportamento sociale, una dinamica tipica e pressoché esclusiva dell’Apis mellifera e di alcune specie di meliponini poliandri: Scaptotrigona (Paxton 2000), Trigona Collina (Cameron 2004)…; ciò si realizza in determinate condizioni ambientali: in uno spazio dai 30 ai 200 metri di diametro (Ruttner 1965), in genere dai 15 ai 40 metri
di altezza dal suolo (Ruttner 1966).

La Dca ha luogo in confini aerei molto precisi: i fuchi ignorano totalmente il feromone delle regine pochi metri fuori da questa zona circoscritta (Ruttner e Ruttner 1965). Inoltre le colonie di un areale rimangono fedeli alla stessa Dca: differenti generazioni di fuchi del medesimo alveare frequentano le stesse Dca ogni stagione (Laidlaw e Page 1984). Allo stesso tempo i maschi di una colonia possono distribuirsi in differenti Dca circostanti il loro nido: ne è stata registrata la presenza contemporanea in ben 10 distinte zone di assembramento (Ruttner 1975). Ogni alveare prova a partecipare al futuro genetico di diverse popolazioni di api, in funzione di una precisa strategia di sopravvivenza: evitare l’endogamia e massimizzare la variabilità genetica. È peraltro stata registrata la presenza di una Dca nello stesso luogo per più di 50 anni (Jean Prost 1957).

Un assembramento può essere considerato una Dca se frequentato da almeno un migliaio di maschi e se si assiste alla formazione di comete di fuchi; e infine se ne è registrata la presenza per almeno due giorni non consecutivi, separati da almeno due settimane (Loper 1992). Il numero di maschi in una Dca può variare, in funzione delle condizioni climatiche (temperatura e vento) e della densità di colonie in un territorio di circa 5 km di raggio (Ruttner 1976). La quantità di fuchi di una DCA, in aree con un’alta densità di colonie, si attesta (presenza simultanea calcolata per media oraria), dai 2.145 ai 11.750 fuchi sino a un massimo registrato di 15.290 (Koeniger 2005).

Se ti è piaciuta la lettura di questa anteprima, abbonati per ricevere l’apis a casa!