Politica agricola comune: cosa sta succedendo? – Agricoltura e api

di Eleonora Bassi

La Politica Agricola Comune è uno strumento potentissimo: a fronte di uno stanziamento di fondi massiccio (365 miliardi di euro è il budget, cui si sommano altre risorse dei Paesi Membri, proposto per i prossimi sette anni) la Pac avrebbe l’occasione, nel prossimo futuro, di portare un deciso cambio di rotta dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici, inserendosi nell’ambizioso programma di conversione dell’intero sistema produttivo previste dal Green Deal.
Non tutte le forze politiche in gioco sono però d’accordo con questa rivoluzione “verde” e le aspettative dell’opinione pubblica in questo senso sono state disilluse ancora prima del 20 ottobre, giorno previsto per la votazione in Consiglio della Pac 2023-2027.

Il 12 ottobre L’Espresso ha infatti pubblicato un articolo che dà voce a un rapporto della ong “Corporate Europe Observatory”, che denuncia come «La lobby dell’agrobusiness, Copa-Cogeca, d’accordo con l’industria dei pesticidi e i giganti dell’alimentare stanno da mesi facendo di tutto per non permettere alla Commissione di allineare la Politica agricola europea agli
obiettivi del Green Deal». «La Pac è sostenuta da una rete di interessi che briga da mesi per bloccare ogni cambiamento», spiega, carte alla mano, Nina Holland, autrice del rapporto “Pagheremo miliardi per distruggere o per aiutare la biodiversità, il clima e i contadini?”. L’obiettivo iniziale del Copa-Cogeca era infatti quello di “proteggere i piccoli agricoltori e le piccole aziende ma ormai queste sono diventate colossi aziendali come l’olandese FrieslandCampina o Rabobank, i cui interessi divergono da quelli degli agricoltori, e vanno più nella direzione del dominio dei mercati che del sostegno alla produzione1”.

Le “previsioni” di Corporate Europe Observatory hanno purtroppo trovato conferma nelle dichiarazioni post-voto della coalizione politica che ha deciso le sorti della Pac a Bruxelles: “Con il voto di oggi, l’Europarlamento lancia un segnale ai nostri agricoltori: l’Europa è al vostro fianco nella transizione verso sistemi produttivi sempre più sostenibili e redditizi”, commentano in una nota Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, coordinatori S&D e PPE alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo.

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