Progetto Honey Cost: conoscere per valorizzare il settore delle Api e del Miele – Economia apistica

di Milena Verrascina in collaborazione con Antonio Giampaolo
e Concetta Cardillo – CREA Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia

Il settore apistico è sempre più oggetto di interesse, sia per esigenze produttive che ambientali legate al ruolo svolto dall’ape nell’ecosistema e alle minacce alla sua sopravvivenza.

Negli anni il settore mostra una crescita economica e dimensionale, evidenze facilmente rilevabili attraverso l’analisi delle statistiche consolidate che ne evidenziano la crescente consistenza.

Anche l’attenzione delle politiche a supporto della filiera del miele e delle api è cresciuta. Si riconosce infatti a questa filiera un’importanza produttiva, ma soprattutto l’enorme valenza in termini di contribuzione ad alcune importanti produzioni agricole e alla salvaguardia ambientale, grazie all’azione pronuba svolta dalle api al pari di altri impollinatori.

Prova di questo interesse è la crescita delle risorse PAC: l’apicoltura è l’unico settore cui sono destinate risorse proporzionalmente molto superiori rispetto al precedente
periodo di programmazione.

La conoscenza del settore è però ancora piuttosto frammentaria. Vi sono diversi studi e indagini, molti dei quali incentrati sugli aspetti ambientali ma anche di tipo tecnicoeconomico, condotti su scala locale o focalizzati su specifiche tipologie di
aziende. Vi sono diverse iniziative di valorizzazione e comunicazione.

Esiste, inoltre, un vasto patrimonio informativo, particolarmente dettagliato, reso disponibile dalla Banca Dati nazionale sull’apicoltura (BDA), manca invece una solida e completa base di dati di tipo tecnico ed economico essenziali per poter analizzare
il settore. A partire, ad esempio, dalla rilevazione dei costi di produzione, dove non vi sono dati caratterizzati da attendibilità e rappresentatività statistica per impostazione, metodologia e grado di copertura.

La costruzione di una solida base dati da utilizzare per l’analisi sulla sostenibilità economica ed ambientale è dunque ritenuta essenziale per migliorare la conoscenza del settore e per intervenire, attraverso le politiche pubbliche oltura, per lo sviluppo
rurale, per le filiere produttive, con strumenti di sostegno e valorizzazione.

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