Nel tradizionale piano di lotta alla varroa, il trattamento “tampone” è quello che di norma gli apicoltori attuano a partire dalla metà di luglio per il contenimento della varroa a livelli compatibili con la vita dell’alveare, in attesa del trattamento “definitivo” da attuarsi in blocco di covata naturale (di norma da inizio novembre).
Questa prova, realizzata nell’ambito delle attività di Aspromiele, prevede, invece, un anticipo del trattamento tampone, da effettuare, in Piemonte, dopo la produzione
dell’acacia, ossia a inizio giugno. Lo scopo di tale intervento è quello di abbassare molto presto il livello della varroa, in modo da non raggiungere la soglia di danno e
poter ritardare il trattamento estivo almeno fino ad agosto, rendendo possibile la conclusione delle produzioni estive.
Poiché l’epoca del trattamento coincide con la piena stagione produttiva, la molecola impiegata è stata l’acido formico, un acido organico già naturalmente presente nel
miele. Da alcuni anni in commercio si trova un preparato a base di acido formico con concentrazione al 60% (Apifor60), con il quale sono stati impregnati dei cartoncini (cartoncino tipo arbre magic, 35×16,5 cm, spessore 1,7 cm).
Scopo della prova, oltre chiaramente a valutare l’efficacia del trattamento in termini di contenimento dell’infestazione, è stimare il grado di impatto sulle colonie e l’eventuale minor produzione di miele, valutandone anche un eventuale
deterioramento in termini qualitativi.
Luogo ed epoca della prova
La prova è stata condotta in 2 apiari che, durante la sperimentazione, sono stati oggetto di nomadismo.
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