Il trattamento tampone estivo a base di acido formico sta riscontrando tra gli apicoltori un interesse crescente per via dei buoni risultati fino ad ora ottenuti, in termini sia di abbattimento della varroa che di impatto contenuto sull’alveare.
Il formico si sta rivelando un’ottima alternativa nell’ottica della rotazione dei principi attivi nella lotta alla varroa ed è un’arma molto utile per le aziende biologiche. Il preparato commerciale, Apifor60, ha una concentrazione al 60% e viene da anni testato in Italia anche con l’erogatore Aspronovar-form.
Le prove svolte in Piemonte hanno permesso di constatare risultati molto interessanti a livello di contenimento della varroa in estate, se il dosatore viene inserito nell’alveare e mantenuto per una durata di 21 giorni. Le precedenti prove di campo si erano svolte negli apiari piemontesi situati in ambiente di pianura e di collina, mentre la tecnica non è stata mai approfondita in ambiente montano.
Negli anni più recenti, la progressiva riduzione della produzione di melata di metcalfa in pianura, ha incentivato gli apicoltori a protrarre la permanenza degli alveari in montagna per tutta l’estate (anche per evitare stress alimentare agli alveari) e questo ha determinato la necessità di effettuare il trattamento estivo proprio in questo areale, prima di spostare gli alveari nelle postazioni di invernamento. L’obiettivo di questa prova di campo è stato testare l’efficacia dell’Aspronovar-form nelle condizioni climatiche montane. Inoltre sono state sperimentate diverse durate del trattamento, anche inferiori ai consueti 21 giorni,
per provare a individuare quale possa essere la più adeguata nel contenere la varroa, con il minor impatto sugli alveari.
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