Riflessioni sulla nutrizione – Dai nostri lettori

di Simone Petri

Per iniziare mi presento. Sono un piccolo apicoltore del Trentino, con apiari stanziali in montagna a quote poco superiori ai mille metri per sfuggire dai pesticidi. Conosco le api fin da bambino; le prime che ho visto da vicino erano morte, forse per varroa, forse per avvelenamento. Ricordo solamente mio padre che rovesciava un alveare e lo svuotava su un piazzale di porfido; cercavo di scorgere qualche movimento ma niente. Bruciare i favi mi sembrò davvero interessante con la cera che colava… e che fiammate!
Visto l’andamento climatico delle ultime stagioni possiamo dire che il tema delle nutrizioni è uno dei maggiormente discussi tra gli apicoltori.

In questo caso vorrei soffermarmi su quelle estivo/autunnali che preparano le api all’inverno e condividere qualche mia riflessione con i lettori. Mi sono chiesto : “Cosa dovrei usare per nutrire?”. Domanda apparentemente banale; si usa zucchero. Nelle mie ricerche mi sono però imbattuto in un un articolo di VioletaCeksteryte e Jurgis Racys del Lithuanian Institute of Agriculture pubblicato sul Journal of Apicultural Science, rivista scientifica nata nel 1957 nell’Est Europa.

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