Il punto di vista dell’Unione, in estrema sintesi, su alcuni dei temi più dibattuti negli ultimi anni.
Intervista a Giuseppe Cefalo, presidente Unaapi
- L’apicoltura sta attraversando anni difficili. Quali sono le priorità del settore?
Da oltre 5 anni la produzione di miele in Italia è in calo, in molte zone e per diverse referenze, per esempio l’acacia, le produzioni sono state scarse in termini di quantità e di qualità. Di conseguenza gli apicoltori faticano a sostenere economicamente le proprie aziende, anche a causa del contestuale aumento dei costi di gestione. Ritengo che la sostenibilità economica delle aziende apistiche, unita alla necessità di aumentare la propria marginalità sulle vendite, siano le priorità da privilegiare. È fondamentale anche la valorizzazione sul mercato del miele italiano. Restano purtroppo i fattori di criticità come la piaga degli avvelenamenti, in aumento per numero e casistica, e la perdita di biodiversità da impatto dell’intensificazione dell’agricoltura, combinati con gli effetti disastrosi da
cambiamento climatico.
L’utilizzo degli ibridi in apicoltura e la tutela dell’ape italiana sono temi molto dibattuti. Qual è la posizione di Unaapi in merito?
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