La polizza parametrica. Un’altra difficile scommessa associativa – Assicurazioni

di Luca Allais

Nell’ultimo decennio la concentrazione di eventi negativi si è manifestata con una frequenza molto alta che ha causato notevoli danni. In qualche caso si è cercato attraverso i prodotti assicurativi di provare a tutelare gli apicoltori

I furti, gli atti vandalici, gli avvelenamenti, le perdite da varroa e da altre patologie, i mancati raccolti, gli incendi, le alluvioni, le gelate, le siccità, insomma non ci facciamo
mancare nulla.

Attualmente è possibile stipulare contratti più frequentemente per la responsabilità civile verso terzi (RC), più raramente contro furti, incendio e atti vandalici.

La polizza RC in genere copre i danni involontariamente cagionati a terzi, per morte, per lesioni personali e per danneggiamenti a cose, in conseguenza di un
fatto accidentale verificatosi in relazione all’attività dell’apicoltore.

Per la prima volta, dal 2022 è stata proposta una polizza da Unaapi-Cattolica Assicurazioni Spa a livello nazionale, per la copertura dei rischi derivanti dal mancato reddito dovuto sia a perdite di alveari causate da epizoozie sia a causa di eventi atmosferici avversi. La polizza prevede una copertura al 70% del premio attraverso i contributi statali.

Solo a livello piemontese e per i soci di Aspromiele, complementare alla polizza Unaapi-Cattolica sul mancato reddito, è stata proposta a titolo sperimentale una polizza parametrica per lʼevento catastrofale gelata, con la compagnia assicurativa Generali.

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