L’alveare di Cecilia e delle sue sorelle era molto distante dagli altri e in molte sue parti tenutoinsieme con lo scotch, per il semplice motivo che ogni tre per due Cecilia ne faceva esplodere una gran parte. Nella stanzetta più a Nord, ogni giorno l’ape sperimentava pozioni e miscele nella speranza di produrre una sostanza che potesse dare forza alla sua mamma, poiché la regina da qualche tempo era sempre deboluccia, con male alle ossa e
molto raffreddore. Girava per l’alveare incappucciata con sciarpona di lana e guanti ad ogni zampa.
Nonostante i disagi causati dalle esplosioni improvvise, tutte portavano
pazienza primo perché volevano bene a Cecilia, anche se era imbarazzante (magari mentre qualcuna era in bagno vedeva esplodere la parete che dava
sul corridoio principale); e secondo perché sapevano che nonostante gli
errori Cecilia era laureata in chimica e biologia, per cui doveva ben sapere ciò che faceva, si rassicuravano le sorelle tra loro.
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