Le api hanno dimostrato di condurre comportamenti responsabili e di avere sorprendenti capacità di apprendimento
Distanziamento in caso di patologia
Le api reagiscono alla varroa modificando l’uso dello spazio e le interazioni tra caste per aumentare il distanziamento sociale tra gruppi di api giovani e bottinatrici anziane.
A queste conclusioni è arrivato uno studio (Pusceddu et al., 2021) condotto da ricercatori che operano in qualificati centri di studio: Università di Sassari, Università di Torino, University College Londra e Martin Luther University Halle-Wittenberg (Germania).
I ricercatori hanno esaminato apiari e hanno confrontato il comportamento delle api negli alveari che erano stati infettati dagli acari con gli alveari che erano stati trattati contro la varroa e liberati dal parassita.
Esaminando i video registrati all’interno degli alveari, hanno scoperto che quando questi erano infestati da acari, le api bottinatrici (le più anziane della colonia) eseguivano le danze indicatrici delle fonti di cibo ben lontano dal centro della colonia, dove normalmente si trovavano le giovani api, la regina e le celle di covata.
Le bottinatrici, che sono una delle principali vie di ingresso della varroa, si sono quindi comportate come se sapessero che più stanno lontane dalla covata e dagli individui giovani, meglio è in termini di prevenzione all’interno della colonia.
Sorprende che un tale comportamento preventivo sia molto simile a
quanto noi umani stiamo mettendo in atto nei confronti del COVID-19.
Apprendere gli odori
Sapevamo che Farina e collaboratori (2020) hanno dimostrato in Argentina che nutrire le colonie con cibo appositamente “profumato” con odori sintetici che imitano quello del girasole ha consentito l’apprendimento olfattivo all’interno dell’alveare e ha indotto le api a visitare quasi esclusivamente i campi di girasole evitando in loro la tentazione di bottinare su altre specie presenti. Il risultato è un aumento della resa della coltura.
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